Petrolio in ripresa, rincari alla pompa di benzina

Petrolio a 80 dollari per Natale, i trader ci scommettono: Crescono le puntate speculative su una ulteriore ripresa dei prezzi del greggio, anche se TotalErg ha alzato di un centesimo i prezzi consigliati. La media dei prezzi: benzina self-service a 1,543 euro al litro, diesel a 1,404

Rincari petrolio, TotalErg alza i prezzi del carburante

Con il rincaro dei prezzi del petrolio sui mercati internazionali arriva puntuale per noi italiani la tassa alla pompa di benzina: sembra che i gestori giochino al rialzo e il fenomeno vale per tutta la rete carburanti nazionale. E’ durato poco il sogno di calma sui listini dei prezzi consigliati per i carburanti alla pompa di benzina. Questo fine settimana si è registrato un nuovo rialzo. Il Brent, riferimento europeo per il mercato internazionale, ai massimi dal 2015 e quotazioni più che raddoppiate rispetto a gennaio 2016, si è reso evidente l’aumento da parte di TotalErg di un centesimo al litro dei prezzi consigliati di benzina, gasolio e Gpl.

Quali sono i prezzi di benzina, diesel, metano e GPL

Di seguito, le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo economico, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 14mila impianti: benzina self service a 1,543 Euro/litro (+3 millesimi, pompe bianche 1,517), diesel a 1,404 Euro/litro (+4 millesimi, pompe bianche 1,379). Benzina servito a 1,661 Euro/litro (+4 millesimi, pompe bianche 1,558), diesel a 1,524 Euro/litro (+4 millesimi, pompe bianche 1,420). Gpl a 0,646 Euro/litro (+1 millesimo, pompe bianche 0,632), metano a 0,962 Euro/kg (invariato, pompe bianche 0,952). Fare il pieno all’auto è diventato veramente un salasso e molti guidatori si chiedono cosa fare se la situazione non dovesse migliorare.

Prezzi petrolio scenderanno a Natale? I trader ci scommettono

Eppure, il petrolio è stato protagonista di una recente ripresa dei prezzi, spinto dall’economia mondiale senza particolari crisi e dalla convinzione che a fine mese, quando si ritroveranno a Vienna, i Paesi del cartello Opec e quelli affini (Russia in primis) rinnoveranno i loro tagli alla produzione, architettati proprio per cercare di risollevare i corsi del barile. Per questa ragione, qualcuno scommette su una nuova corsa dell’oro nero e che il prezzo di ogni carburante possa scendere. I migliori trader hanno puntato tutto su questo, sommettendo che entro Natale 2017 il greggio possa arrivare fino a 80 dollari. Per chi vuole consigli su come investire sul trading online, si consiglia di cliccare su https://www.osservatoriofinanza.it/piattaforme-trading .

Perché petrolio e carburanti hanno subito un aumento dei prezzi

Tornando al prezzo del petrolio e a quello dei carburanti, Bloomberg ha auspicato che questi rincari sono i massimi da due anni visti in questi giorni (con il Wti che ha rivisto 60 dollari, mentre il Brent staziona sopra 65), e che quindi potrebbero essere solamente una tappa intermedia. L’agenzia finanziaria made in USA  ha registrato un picco di contratti speculativi attraverso i quali gli investitori scommettono su livelli di prezzo del futuro a febbraio per il greggio europeo tra i 71 e addirittura gli 85 dollari. Le ripercussioni si vedono anche nell’attività Usa, che era stata messa fuori gioco dalla strategia Opec di tenere alta la produzione e abbassare i prezzi, proprio per trarre giovamento. Recentemente, il numero delle trivelle petrolifere attive negli Stati Uniti è tornato a salire. I pozzi hanno registrato un aumento di 9 unità a 738. Il dato resta lontanissimo dal picco di 1.609 toccato a ottobre del 2014, ma è al di sopra del minimo toccato nel 2009 a 179 trivelle attive, ma una serie di eventi a catena ha portato alla situazione attuale.